Nella Messa celebrata lo scorso inizio giugno a Pregnana dove abbiamo festeggiato i preti che hanno ricordato significativi anniversari di ordinazione e dato il saluto ai preti che a settembre avranno nuove destinazioni, il decano don Giacinto ha fatto dono di un libro dal titolo “Come potremmo vivere”. 
Titolo curioso che invita il lettore a leggere non solo il libro ma anche se stesso per capire come si potrebbe vivere meglio e più in sintonia con lo spirito di Gesù.
Anch’io l’ho ricevuto e mi sono promesso di leggerlo bene durante questa estate ma vorrei far scorrere insieme a voi il sommario del testo, i titoli di ogni capitolo che poi l’autore, Anselm Grun, sviluppa perché mi sembrano, anche solo i titoli, che poi sono solo una parola, uno spunto di esame di coscienza e di utile esercizio spirituale per questo tempo estivo.
Ecco i titoli, le parole di ogni capitolo: Adorazione, aiuto, allegria, attenzione, autenticità, bontà, calma, condiscendenza, condivisione, contentezza, creatività, dedizione, empatia, entusiasmo, fedeltà, gentilezza, giustizia, gratitudine, libertà, misericordia, modestia, nonviolenza, ozio, pazienza, perdono, perseveranza, prudenza, rettitudine, rinuncia, rispetto, sapienza, servizio, sobrietà, speranza, stima, tolleranza, unione, vivere secondo natura.
L’autore e l’editore hanno fatto la scelta di un elenco alfabetico, quasi a ricordarci che ogni lettera dà voce a parole che costruiscono una personalità, una tela di valori che aprono all’incontro col mistero di Dio e dell’uomo.
Ogni parola sarà allora da aprire piano piano e da gustare; ci aiuterà anche solo chiederci: “Ma a che punto sono su questo? Ci sono o faccio fatica? Perché?”.
Diventa davvero un bel confronto con la nostra coscienza, una rilettura della nostra vita e uno slancio verso come potremmo vivere meglio generando relazioni buone.
La vita cristiana non è un bavaglio alla libertà e alla creatività, non è una serie di adempimenti a cui sottostare. E’ esperienza di ricerca e realizzazione di ciò che nel profondo ogni uomo e ogni donna cercano. L’elenco è lì a dirci anche questo; se ci guardassimo nel profondo sarà difficile dire che non cerchiamo proprio quelle dimensioni di vita racchiuse in quelle parole e non solo in quelle.
E allora lasciamoci trasformare anche durante questa estate da tutto ciò che ci conduce a vivere queste dimensioni fondamentali della vita che la arricchiscono e la alimentano.
La vacanza è anch’essa occasione propizia per ritrovare, nella sosta dal lavoro e dagli impegni quotidiani, quel silenzio che genera l’ascolto di noi stessi e di Dio, nella contemplazione di un tramonto o nella bellezza di una passeggiata in montagna o nello sguardo che si distende all’orizzonte del mare.
Non rendiamo la vacanza la copia di quello che facciamo durante l’anno: frenesia di movimenti, di messaggi che subito vanno nel “dimenticatoio”, di relazioni mordi e fuggi che non generano bellezza ma schiavitù e vuoto interiore.
Queste settimane siano per tutti un tempo per una sosta salutare, un recupero di energie fisiche e mentali, un inizio di rinnovamento interiore. BUONE VACANZE A TUTTI!
Don Andrea
 
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