Ogni anno di questo periodo c’è un attrattiva particolare che l’oratorio suscita….ogni anno infatti di questo periodo c’è chi bussa alla mia porta, o meglio chi varca il cancello dell’oratorio e chiede di poter esprimere un desiderio….. ogni anno di questo periodo ci sono volti e storie che destano in me stupore, meraviglia, ma anche dubbi e perplessità…..eppure ci sono storie di ragazzi che chiedono di poter fare l’animatore o l’animatrice. Spesso sono volti di ragazzi che, forse inconsapevolmente, domandano di poter fare qualcosa di bello per gli altri. Tutto ciò mi fa dire che ancora oggi l’esperienza dell’oratorio estivo dopotutto è una grazia, un’occasione data a noi comunità cristiana, troppo speso ingessata in rigidi schemi e poco abituata a ad ascoltare, per essere davvero una comunità accogliente, dove tutti, indipendentemente dal cammino compiuto, possano aver modo di esprimersi. Non è e non vuole essere assolutamente il mio un invito al disimpegno, tutt’altro! Chi ha la grazia di scegliere fra i ragazzi di camminare nei vari percorsi che l’oratorio propone per le varie fasce di età durante tutto l’anno, dovrebbe aver compreso, o perlomeno cercare di comprendere di avere lo stesso sguardo di Gesù sulla propria realtà e su quella degli altri. Gesù che non è certo uno che deresponsabilizza e invita al disimpegno, ma piuttosto sa gioire di ogni piccolo passo di conversione e di ritorno alla comunità cristiana e all’oratorio, primo passo per ritornare con più convinzione a lui. Per questo in questa domenica diamo il mandato agli animatori dell’oratorio estivo: a quelli che ci sono stati sempre e a quelli che si sono aggiunti all’ultima ora. Per questo mentre li ringraziamo per il servizio che andranno a svolgere chiediamo che la comunità adulta sappia sfruttare questa occasione di grazia e di annuncio del Vangelo di Gesù che ogni anno ci è offerta.  
Voglio concludere facendo mio l’augurio che il nostro Arcivescovo Mario ha rivolto agli stessi animatori riuniti in piazza Duomo lo scorso 26 maggio. Parole profonde che condivido totalmente: “Vi auguro, per la vostra estate, che abbiate queste 3 rivelazioni: primo, sei capace di amare; secondo, sei autorizzato, autorizzata ad avere stima di te, imparando che la dedizione non è il capriccio di un giorno, ma la vocazione di una vita.  La confusione nel mondo, con i messaggi che stordiscono, e la confusione dentro di me. Eppure, in questa confusione passo vicino a un oratorio. Mi addentro e decido quest’anno di fare l’animatore, l’animatrice. In questa confusione io ricevo una rivelazione: ho imparato che sono capace di amare, sono capace di prendermi cura degli altri, sono capace di fare del bene», Nei complessi, nell’oppressione dei sensi d’inferiorità e di colpa c’è una rivelazione: mi hanno chiamato per fare l’animatore, qualcuno ha stima di me e mi dà fiducia. In mezzo a tutti questi complessi, che ci portano a sottovalutarci, una parola di stima, dice: “Vieni, tu sei capace; vieni, abbiamo bisogno di te; vieni, ti affidiamo i ragazzi della tua squadra”.  «Noi scopriamo che siamo autorizzati ad avere stima di noi stessi perché Gesù ci chiama per nome. In mezzo alla precarietà di un mondo che cambia sempre, ci rendiamo conto che la dedicazione a prenderci cura degli altri non può impegnarci finché abbiamo voglia, ma perché gli altri si aspettano qualcosa. Lì, sulla strada attraverso un poveraccio che chiede aiuto, c’è Gesù che dice: “Avevo fame e tu mi hai dato da mangiare; ero malato, sei venuto a trovarmi; avevo bisogno di un conforto, e mi hai confortato”. Prendersi cura degli altri non è il capriccio di un giorno, non è uno slancio di generosità, ma un impegno che deve attraversare il tempo, che deve diventare vocazione».
Questi ragazzi, che faranno gli animatori, avranno l’occasione per scoprire di essere capaci di fare il bene e che fare il bene è un motivo di gioia. Noi crediamo che questi ragazzi meritino fiducia, ci prendiamo cura di loro e proponiamo questa esperienza di servizio che li aiuta a scoprire in che modo possono rendere contenti gli altri trovandosi contenti. Davvero possano sperimentare, come recita il logo dell’oratorio estivo di questo anno “Tu x Tutti” che vi è più gioia nel donarsi e nel darsi a tutti che chiudersi in se stessi, sapendo che noi adulti facciamo il tifo per loro e siamo al loro fianco.  Il Signore accompagni i passi di ciascuno. Buon oratorio estivo.                                  

Don Simone

 
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