Educato in una famiglia autenticamente cristiana crebbe con un carattere sereno, gioioso e ben disposto verso tutti. 
L’8 gennaio 1877 entrò nel Seminario della Piccola Casa della Divina Provvidenza a Torino, fondata da San Giuseppe Benedetto Cottolengo.
Questo Seminario, posto sotto la protezione di San Tommaso d’Aquino e perciò detto “Famiglia dei Tommasini”, accoglieva aspiranti al sacerdozio privi di mezzi economici.
Si iscrisse al Terz’Ordine Francescano fin dai primi anni del suo chiericato. 
Compiuti gli studi teologici con ottimi risultati, il 18 settembre 1886 fu ordinato sacerdote, a 23 anni, dal Card. Gaetano Alimonda, Arcivescovo di Torino. 
Don Francesco, fin da giovane, fu incaricato di insegnare latino e filosofia nel Seminario dei Tommasini, e poi anche ai Missionari della Consolata, fondati dal beato Giuseppe Allamanodi cui fu consigliere e collaboratore.
Per più di 40 anni fu confessore e direttore spirituale del seminario diocesano e predicatore di esercizi spirituali. 
In tutto si mostrava animato dallo stesso spirito di carità del Santo Fondatore, che amava soccorrere ogni forma di povertà, materiale e spirituale, fidando in maniera sconfinata nella Divina Provvidenza. 
Nel 1922 fu nominato Canonico della Collegiata della SS. Trinità di Torino. 
Fu anche Provicario generale e Vicario per la Vita Consacrata dell’Arcidiocesi torinese. 
Gli ultimi tre anni della sua vita furono segnati dalla malattia che però non gli impedì di esercitare la sua missione di confessore. 
Proclamato Beto il 17 settembre 2011, la su memoria liturgica è celebrata il 18 settembre.


 
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