Suor Dell’Orto, l’Arcivescovo: «La sua vita benedizione nella pratica mite della carità» Ricordo
Suor Dell’Orto, l’Arcivescovo: «La sua vita benedizione nella pratica mite della carità» Ricordo
«Desidero condividere la preghiera di suffragio e di riconoscenza di coloro che si sono radunati a celebrare il funerale di suor Luisa Dell’Orto. Non solo preghiamo per invocare la gioia eterna di Dio per suor Luisa e il conforto della fede cristiana per i suoi familiari e tutti coloro che a lei erano particolarmente legati, ma chiediamo che Dio ci benedica per intercessione di suor Luisa». Inizia così il messaggio dell’arcivescovo, mons. Mario Delpini, letto durante i funerali di Luisa Dell’Orto, la Piccola Sorella del Vangelo uccisa ad Haiti il 25 giugno scorso , che si sono celebrati sabato 23 luglio a Lomagna (Lecco), presieduti da monsignor Luigi Stucchi (leggi la sua omelia), Vescovo ausiliare emerito.
«La sua vita, infatti – prosegue l’Arcivescovo – è stata benedizione nella pratica mite della carità, nello stile semplice della fraternità con le persone ferite, sole, povere, nell’intelligente ricerca della verità sulle vie tortuose, affascinanti, talora interrotte e rassegnate della sapienza umana e nella sequela docile della rivelazione inerme di Colui che è Via, Verità e Vita. La sua morte è stata benedizione: nell’imitazione del Giusto ingiustamente ucciso, dobbiamo credere che ha seminato negli assassini una parola di perdono, un invito a conversione, una testimonianza perché l’umanità non sia indotta a disperare di se stessa, constatando l’incomprensibile spettacolo della cattiveria ingiustificata, della violenza irragionevole».
«La sua gloria è benedizione – prosegue mons. Delpini – in questo lungo tempo di attesa suor Luisa ha potuto irradiare il suo sorriso oltre ogni limite di spazio e di tempo, ha attratto l’attenzione di molti a riconoscere come sia nascosto e tenace il seme del Vangelo piantato in ogni deserto e desolazione. Così suor Luisa partecipa della gloria del Risorto e continua a parlare con discrezione, ad amare con intensità, a intercedere per tutti. Il ricordo della sua via sia benedizione, lo strazio della sua morte sia benedizione, la gloria della sua partecipazione al mistero di Gesù sia benedizione».
Il messaggio del card. Zuppi: «La sua vita è un potente messaggio di fratellanza»
«Cari fratelli e sorelle, comunità e famiglia di Luisa desidero farvi giungere la mia vicinanza nella celebrazione del rendimento di grazie per tutta la vita della vostra e nostra cara Luisa. Ringraziamo Dio per il dono che è stato e che non ha tenuto per sé. Darà frutto perché la sua vita era il Vangelo. E Luisa non si è mai risparmiata, ha amato, con semplicità e fedeltà, fino alla fine». Lo scrive il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, nel messaggio letto durante la celebrazione.
«Portiamo negli occhi e nel cuore il suo sguardo dolce e forte – prosegue il cardinale Zuppi -. Ha guardato con gli occhi di Gesù i poveri e ce li ha fatti guardare, conoscere e amare. La sua vita è un potente messaggio di fratellanza che non ci lascia uguali perché con la fortezza dell’amore ci aiuta ad alzare lo sguardo e a non restare distanti, ma a tendere la mano verso di loro. Charles de Foucauld e tutte le sue piccole – grandi sorelle ci ricordano che quando si ama si imita e noi custodiamo la sua umiltà come una lezione di vita che ci ammonisce a non perdere tempo, a non riempirci di affanni che svuotano il cuore, a esserci, a scegliere di amare, a pregare».
«Cara Luisa – conclude il presidente dei vescovi italiani – sei stata pronta a tutto, hai accettato tutto per amore. La volontà del padre si è compiuta in te, hai affidato l’anima tua alle sue mani, senza riserve con infinita fiducia perché ti ha amato, lo hai amato, ti ama per sempre. Grazie. In pace».
Al termine delle esequie la salma è stata portata nel cimitero del paese.
Lunedì 25 luglio Messa di suffragio
In concomitanza con il saluto cristiano che la comunità parrocchiale e civile di Lomagna (paese natale della religiosa), unitamente al fratello padre Giuseppe, alle sorelle Carmen e Maria Adele e a tutti i familiari, hanno dato a suor Luisa, l’amministrazione comunale ha proclamato il lutto cittadino.
Lunedì 25 luglio, a un mese dalla morte, alle 20.30 verrà celebrata una Santa Messa di suffragio.
È possibile ricordare Piccola Sorella Luisa con un gesto di carità a favore di Kay Chal (Casa Carlo), la comunità a cui prestava il suo servizio ad Haiti.
Articolo tratto dal portale della Diocesi Chiesadimilano.it
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