La scorsa estate p. Graziano, un sacerdote etiope, ha trascorso alcuni mesi nella nostra Comunità Pastorale dandoci una mano per le Messe e vivendo la sua prima esperienza a contatto con una parrocchia del Nord Italia. Nel frattempo ha portato avanti la stesura della sua tesi di laurea sul tema della famiglia. In occasione della festa della S. Famiglia pubblichiamo uno stralcio della sua tesi che ci ha lasciato al termine della sua permanenza tra noi. Cogliamo l’occasione per ringraziarlo ancora e per augurargli ogni bene.

Trasmettere la fede presuppone che i genitori stessi confidino sinceramente in Dio, lo cerchino e sentano il bisogno di Lui. La Bibbia presenta la famiglia come il luogo in cui i figli vengono educati nella fede. Ciò risulta evidente ad esempio dalla descrizione della celebrazione pasquale (Es 12, 26-27) e uno dei salmi celebra l’annuncio della fede all’interno delle famiglie:
Ciò che abbiamo udito e conosciuto e i nostri padri ci hanno raccontato non lo terremo nascosto ai nostri figli, raccontando alla generazione futura le azioni gloriose e potenti del Signore e le meraviglie che egli ha compiuto.
Ha stabilito un insegnamento in Giacobbe, ha posto una legge in Israele, che ha comandato ai nostri padri di far conoscere ai loro figli, perché la conosca la generazione futura, i figli che nasceranno. Essi poi si alzeranno a raccontarlo ai loro figli, perché ripongano in Dio la loro fiducia e non dimentichino le opere di Dio, ma custodiscano i suoi comandi. (Sal 78, 3-7)

La famiglia è quindi il luogo dove i genitori diventano i primi educatori dei figli nella fede, cioè il raggiungimento della formazione spirituale. Imparano questo “mestiere”, tramandandolo da persona a persona: “Quando un giorno tuo figlio te lo chiederà… gli dirai…” (Es 13,14).

Papa Francesco continua a ricordarci che “i genitori hanno una seria responsabilità” in quest’opera educativa, come spesso ci ricordano i saggi biblici. I figli da parte loro sono chiamati ad accogliere e mettere in pratica il comandamento: “Onora tuo padre e tua madre”. Qui il verbo onorare ha a che fare con l’adempimento degli impegni familiari e sociali.

La famiglia è la prima società di cui un bambino è membro. Quando nasce un bambino, la mente è come una tabula rasa. Tutte le cose di base che si imparano da bambino restano per tutta la vita. Un bambino impara la lingua in famiglia e tutte le pratiche di base. I valori religiosi saranno più profondamente rispettati se insegnati ai bambini. Tuttavia se la famiglia non è ben radicata spiritualmente rischia di avere un grave effetto sul bambino.

La famiglia offre un rifugio sicuro per il nutrimento spirituale. La famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, conosciuta anche come “Sacra Famiglia”, ci ricorda che anche Gesù per crescere ha avuto bisogno di genitori santi. Per avere buoni individui nella società c’è bisogno di famiglie ben formate. La famiglia è la spina dorsale della società. Se la famiglia è assente, ci sarà il caos nella società. Per avere figli ben formati nella società, c’è bisogno di famiglie spiritualmente formate.

padre Graziano

 
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