Anche per pochi giorni, ogni azienda, tranne quelle a ciclo continuo, trova in agosto un momento per “spegnere i motori” e far tirare il fiato a titolari e dipendenti. Quest’anno così particolare e tremendo per l’epidemia da coronavirus che ci ha colpiti, ci fa vivere il mese di agosto in stato di emergenza, prolungato fino al 15 ottobre come deciso dal governo.
Dal 15 luglio il documento disponibile on line e in libreria; nel testo anche la prima di quattro «Lettere alla Chiesa ambrosiana». Tra gli appuntamenti per l'inizio dell'anno pastorale la Domenica dell'Ulivo (4 ottobre)
Noi non facciamo festa solo quando le cose vanno bene, il cristiano non fa festa solo per il compleanno o la promozione agli esami. Il cristiano fa festa perché riconosce nei santi dei modelli di vita buona, di vita vera, di vita da imitare, anche nelle prove della vita.
L’epidemia che abbiamo attraversato ha sconvolto anche il calendario pastorale e quindi abbiamo dovuto spostare la celebrazione dei sacramenti entro l’inizio del prossimo tempo di Avvento.
Una festa rinnovata, diversa... come direbbe il nostro Arcivescovo, INEDITA! "Nel piccolo delle possibilità, la proposta rimane di qualità! Sì, festeggeremo Don Carlo per il suo 50° anniversario di sacerdozio, alternando momenti di gioco e performance "suonate"
L’Arcivescovo si è espresso in questo modo: “Noi quest’anno non possiamo organizzare l’Oratorio Estivo, non ci sono le condizioni per fare quello che abbiamo sempre fatto con tanta partecipazione dei ragazzi. Dobbiamo raccogliere la sfida di inventare qualche cosa di inedito”.
Possiamo dire a gran voce che la corsa dei nostri oratori non si è fermata: si sono chiuse le porte, e lo sono tutt’ora, ma le occasioni di continuare a scoprire l’amicizia con Gesù, qui e ora, non sono mancate.
Le disposizioni di legge di questo periodo non ci consentono al momento la tradizionale Processione del Corpus Domini che facevamo percorrendo le vie del paese partendo da una chiesa parrocchiale e arrivando all'altra.
Unendoci alla famiglia del Cottolengo anche noi diciamo: Deo Gratias. Grazie don Franceschino per la tua testimonianza di vita che ancora è viva e fresca.
In occasione della memoria della morte del Patrono della nostra Comunità Pastorale vi riproponiamo l'Omelia dell'Arcivescovo Delpini tenuta lo scorso 17 settembre in occasione dell'80° della morte del Beato Paleari.
«È ormai vicino il mese nel quale il popolo di Dio esprime con particolare intensità il suo amore e la sua devozione alla Vergine Maria». Così il Pontefice in una lettera inviata a tutti i fedeli, nella quale condivide due testi di due preghiere alla Madonna
Accogliendo la richiesta di molti fedeli, nel primo giorno del mese mariano la Conferenza episcopale italiana organizza un momento di preghiera alle 21 nella Basilica di Santa Maria del Fonte
Come per ogni casa sono arrivate anche in parrocchia le bollette per la fornitura di energia elettrica e del gas dei mesi invernali in cui le chiese, le aule del catechismo e gli spazi dell’oratorio sono stati usati.
Non possiamo cadere nella rassegnazione occorre saper reagire e allora, accanto alle altre definizioni, parlerei di questo tempo anche come tempo rallentato.
C’è chi proprio non ci sta e, nostalgico, rimpiange la vera e unica comunione sacramentale e c’è chi pensa che la comunione spirituale sia in tutto identica alla “classica” comunione sacramentale… Come al solito la verità sta nel mezzo e ogni posizione estrema lascia il tempo che trova.
in questo tempo di “reclusione forzata”, potremmo ri-innamorarci di questi rapporti veri, di questi silenzi pieni, di questi sguardi che accarezzano, di queste parole non urlate, di questa preghiera che ha l’odore della casa
quest’anno cade in un tempo di prova, non solo per noi ma per il mondo intero. E allora il titolo di S. Giuseppe, quello di custode e di protettore della S. Famiglia vorremmo estenderlo e invocarlo a custode e protettore del mondo intero, dell’umanità.
Nella Chiesa di San Giuseppe i sacerdoti della Comunità Pastorale reciteranno il Santo Rosario e celebreranno la Santa Messa in forma privata e senza concorso di popolo.
Accogliamo l’invito dei Vescovi Italiani e ci predisponiamo, giovedì sera 19 marzo, festa di san Giuseppe, alle ore 21.00, alla recita “corale” del Santo Rosario, pregando per il nostro Paese, per chi è ammalato e per chi si sta prodigando con generosità e sacrificio.
La Madre Priora della Comunità Agostiniana di Cascia esprime profonda vicinanza a tutti i coinvolti nella situazione di emergenza dovuta al coronavirus e si stringe in preghiera davanti all’urna che custodisce il corpo di Santa Rita.
Anche questa domenica non ci è consentito radunarci in assemblea a partecipare all’eucaristia ma vogliamo comunque tenere vivo il nostro legame personale con Dio, con Gesù e il suo Spirito, grazie anche ai mezzi moderni di comunicazione di cui possiamo avvalerci.
L’emergenza sanitaria di questi i giorni ci sta facendo compiere una serie di digiuni, tra cui anche il digiuno eucaristico per i fedeli. Sarebbe davvero un dono se al termine di questo forzato digiuno, sentissimo la fame, la fame di Dio, fame della sua Parola, fame della sua presenza reale nell'eucaristia, un desiderio rinnovato di partecipare al suo banchetto dove nutrire la nostra vita.
È il cammino di formazione spirituale che intende preparare i fidanzati a prendere consapevolezza del significato dell’amore cristiano e della scelta del matrimonio, all’interno del disegno pensato da Dio per l’uomo e la donna.
Benedico il tempo di Quaresima perché la liturgia ci propone di andare verso la Settimana Autentica per entrare nel mistero della Pasqua del Signore. Invito tutti a concentrarsi sull’essenziale, chiedendo la grazia che i sentimenti e il pensiero di Cristo ispirino il nostro sentire e il nostro pensare